Il nuovo studio realizzato dagli scienziati dellaSocietà Americana contro il Cancro (American Cancer Society) offre nuove cognizioni mostrando il potenziale ruolo dell’aspirina nella riduzione del rischio di morte per cancro e ci avvicina a un tempo quando la prevenzione del cancro potrebbe essere inclusa nelle linee guida per l’utilizzo dell’aspirina nelle cure preventive. Questa ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Reviews Clinical Oncology, dice anche la riduzione del 10% dell’incidenza del cancro durante i primi 10 anni del trattamento potrebbe propendere a favore della valutazione dei benefici.
“Le precedenti linee guida hanno giustamente ammonito che in persone sane di mezza età il piccolo rischio di emorragie compensa parzialmente il beneficio dalla prevenzione di ictus e attacchi cardiaci, però la riduzione dei casi di morte dovuti ai diversi tumori comuni modificherà questa ponderazione per molte persone.“ Il professor Peter Rothwell dal Dipartimento di Neurologia Clinica dell’Università di Oxford aggiunge: Non possiamo dire con assoluta certezza che non ci potrebbero essere dei danni sconosciuti causati dall’utilizzo di aspirina per 30 anni, però pare che ci saranno tanti benefici nella riduzione della morte di cancro.
L’attuale rapporto, diretto dal ricercatore Michael J. Thun della Società Americana contro il Cancro (American Cancer Society) dice che le meta-analisi recentemente pubblicate dei risultati di studi randomizzati del trattamento giornaliero con l’aspirina per prevenire malattie vascolari hanno dimostrato che l’aspirina a dosi giornaliere di 75 mg e oltre potrebbe ridurre incidenza globale dei tumori e la mortalità per cancro in generale. In sei studi di prevenzione primaria attraverso l’utilizzo di una piccola dose quotidiana di aspirina, la randomizzazione del trattamento con l’aspirina è stata associata a circa il 20% di riduzione di incidenza globale del cancro tra 3 e 5 anni dopo l’inizio dell’intervento e al 30% di riduzione durante il follow up superiore a 5 anni dopo la randomizzazione. L’entità del beneficio osservato non è cresciuta con dosi giornaliere di aspirina superiori a 75-100 mg. In particolare, queste meta-analisi escludono i risultati dal Centro per la salute delle donne (Womens Health Research – WHS), un ampio studio decennale con 100 mg di aspirina presi ogni giorno, che non ha rivelato nessun decremento dei casi di cancro o della percentuale di decessi.
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